Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è intervenuto nella trasmissione ‘Cinque Minuti’ su Rai 1 sull’Ucraina e la pace.
La situazione legata alle trattative di pace in Ucraina sembra aver trovato una svolta con la tregua di un mese ipotizzata nell’accordo tra Kiev e Usa, in attesa di una risposta della Russia. Sull’argomento ha detto la sua anche Guido Crosetto, ministro della Difesa, intervenendo su Rai 1 a ‘Cinque Minuti’, trasmissione con Bruno Vespa.
Pace in Ucraina: Crosetto e i confini giusti
Nel corso del suo intervento a ‘Cinque Minuti’ su Rai 1, Guido Crosetto ha commentato quelle che dovrebbero essere le condizioni di pace in Ucraina sottolineando la necessità di trovare un giusto accordo anche per quanto concerne i confini e i territori dei vari Paesi. “I confini di una pace giusta sono quelli che esistevano prima della guerra“, ha detto.
E ancora: “I confini di una pace che verrà trattata, spero il prima possibile nelle prossime settimane, saranno quelli che metteranno d’accordo le persone sedute al tavolo”, ha proseguito il Ministro della Difesa. “Trump ha deciso di dare un’accelerazione a questo, portando la Russia al tavolo e alla fine prenderemo atto di quella che sarà la decisione accettata da tutti i contraenti”.
Secondo Crosetto “solo allora poi si potrà parlare di quello di cui si sta discutendo da settimane: missioni di pace, garanzie. Ma adesso siamo ancora alla fase precedente e anche oggi, anche da quando è arrivato Trump, la Russia non ha mai smesso di bombardare. Per cui mi auguro che cessino questi attacchi e poi si potrà iniziare a parlare”.
I soldati e la coalizione internazionale
Importante passaggio anche per quanto riguarda l’utilizzo di soldati europei: “Quando dico che bisognerà che tutti accettino la pace, la Russia al tavolo accetterà mai che ci siano le truppe solo europee? L’unica possibilità è una coalizione internazionale“, ha detto Crosetto. “Esiste un solo esempio al mondo di una cosa simile a quella che si sta immaginando per l’Ucraina”, ha continuato il politico facendo riferimento a “quella tra la Corea del Nord e la Corea del Sud. Lì ci sono 18.000 soldati delle Nazioni Unite per 250 chilometri. Se si moltiplica quei 18 mila per la lunghezza del confine ucraino, si avrebbero 200mila persone, quindi molte di più di quelle che si stanno ipotizzando”.
